Una delle difficoltà genitoriali più frequente è come gestire l’emozione di rabbia nei bambini. Nel mio studio privato, molti genitori arrivano a dirmi frasi come: “Mio figlio è sempre arrabbiato non so cosa fare”, “Quando è arrabbiato lancia oggetti, morde e diventa manesco contro noi e la sorella”, “Quando è arrabbiato non parla più”.
- Cos’è la rabbia?
La rabbia è un’emozione primaria o di base, ovvero è un’emozione universale, presente in ogni cultura. Chiunque può provare rabbia: bambini, adolescenti, adulti e anziani. La rabbia è un’emozione che spinge una persona ad agire e quindi a entrare in azione, tendenzialmente in modo aggressivo verso chi ha provocato rabbia, ma in altri casi può essere un’emozione che viene soffocata.
Per aiutare un bambino a conoscere questa emozione è importante svolgere assieme a lui tre passaggi: riconoscere, comprendere e regolare. Per prima cosa si aiuta il bambino a dare un nome a ciò che si sta provando e riconoscerla come rabbia. Secondo passaggio è quello del comprendere quindi aiutare il bambino a ricordare l’evento che ha scatenato la sua emozione. Solo a seguito di questi due passaggi si ha la regolazione della rabbia.
Un bambino che fatica in uno di questi tre passaggi può esternare la rabbia in modo non adeguato con atteggiamenti aggressivi, quali graffiare, mordere o tirare i capelli. Questi comportamenti preoccupano i genitori e gli adulti di riferimento. Per evitare che si arrivi a ciò, il genitore può aiutare il bambino nella verbalizzazione dell’emozione e nel riconoscere il percorso di conoscenza e regolazione di questa emozione. Le attività psicoeducative sulla rabbia sono molte e in questo articolo proverò a indicarne alcune da svolgere assieme ai vostri figli.
- Cosa fare per aiutare il bambino nella comprensione della sua emozione?
Per prima cosa chiedo a voi genitori di mettervi in ascolto, ascoltare con empatia l’emozione del vostro bambino indipendentemente dalla modalità con la quale sta esprimendo rabbia. Alcuni genitori rispondono con timore o con rimproveri e punizione; quello che vi chiediamo oggi è di provare a mettervi in ascolto e di comprendere e accogliere l’emozione di rabbia.
Sintonizzatevi con lui, comprendete l’emozione e fate sentire il vostro bambino compreso. Spiegate con parole semplici che cos’è la RABBIA. Per i bambini la rabbia può essere rappresentata come un fuoco interiore all’altezza della pancia o del petto, è un fuoco che alle volte può crescere molto e si fa fatica a controllare. Per far sparire questo fuoco bisogna spegnerlo con tanta acqua oppure può diminuire sempre di più fino a spegnersi definitivamente.
- Come far conoscere la rabbia al bambino
Ponete apertamente ai vostri figli queste domande e aspettate che vi diano una risposta per poi guidarli nel percorso di conoscenza della rabbia. Cosa succede al tuo volto quando sei arrabbiato? Aspettate la risposta e poi aiutateli mimando con loro l’espressione della rabbia. Fate attenzione ad ogni aspetto: il tono della voce si alza, stringiamo i denti, le sopracciglia vanno all’ingiù e alle volte tremiamo, piangiamo o diventiamo rossi in viso. In quale parte del corpo senti la tua rabbia? Quando siamo arrabbiati non esprimiamo rabbia solo con il nostro volto ma anche con tutto il corpo, ci viene da stringere i pugni, battere i piedi per terra o girarci di spalle. Disegnati su un foglio e disegna il fuoco della rabbia nei punti del corpo in cui senti la rabbia.
- Come fare per calmare un bambino arrabbiato
Esistono molti metodi che vengono utilizzati per aiutare i bambini a calmarsi. Incanalare la rabbia nella manipolazione tattile può essere un’ottima attività: per manipolazione tattile si intende ad esempio l’utilizzo della digito-pittura per esprimere la rabbia in un disegno oppure usare il pongo o la plastilina per dare forma alla propria rabbia.
Ricordate: OGNI EMOZIONE è ACCETTATA ma sono i modi in cui viene espressa che non possono essere accettati.