Quante volte avete sentito dire da un bambino dislessico questa frase? Credo moltissime…
Un bambino dislessico spesso pronuncia frasi simili, accompagnate da comportamenti di evitamento della lettura quali non leggere o inventare la parola leggendo solo la prima sillaba.
Per di più quando il bambino è stanco, la lettura diventa ancora più ardua, le parole sembrano precipitare dalla riga alla fine del foglio e per alcuni bambini addirittura le parole saltano da una parte all’altra della pagina.
Questa difficoltà è definita Sindrome di Irlen, un disturbo di percezione visiva che impedisce una corretta elaborazione delle informazioni visive in modo rapido e semplice. Negli anni Ottanta in America, Helen Irlen, psicologa americana, ha proposto un metodo che permette di compensare e ridurre i disturbi di percezione usando speciali fogli colorati e/o lenti filtranti.
Il Dyslexia Research Trust ha condotto una serie di studi sui benefici derivati dall’utilizzo di mascherine da lettura semitrasparenti gialle o azzurre per i bambini con diagnosi di dislessia.
Il giallo è un ottimo colore per aumentare la definizione dei contorni, caratteristica che rende più visibile un testo nero facendolo spiccare sullo sfondo. Inoltre previene il whiteout, un fenomeno che rende più difficile il riconoscimento delle forme individuali a causa dell’eccesso di bianco.
L’azzurro è invece correlato all’attivazione delle aree cerebrali preposte alla concentrazione. Dyslexia Research Trust ha condotto uno studio su un gruppo di bambini dislessici che hanno indossato filtri blu per tre mesi, che ha registrato un notevole accrescimento delle capacità di lettura dei soggetti.
Se si sta usando il computer semplicemente si può cambiare il colore dello sfondo, la procedura è abbastanza semplice, basta selezionare progettazione e cambiare il colore della pagina.
Quotidianamente nel mio lavoro con bambini che hanno una diagnosi di dislessia utilizzo righelli colorati da lettura nelle situazioni in cui il bambino può esserne agevolato, per esempio quando è particolarmente sensibile alla luce, quando ha gli occhietti affaticati e nelle prime fasi del trattamento sulla dislessia.